In sintesi
- 🎬 Supereroi
- 📺 La 5 HD, ore 21.10
- 💑 Un film commedia-drammatica di Paolo Genovese che racconta, tra ironia e romanticismo, la storia di una coppia agli antipodi (interpretata da Alessandro Borghi e Jasmine Trinca) alle prese con le sfide e le emozioni di una relazione di lunga durata, esplorando la resilienza dei sentimenti nel quotidiano.
Supereroi, Paolo Genovese, Alessandro Borghi, Jasmine Trinca e il cinema italiano che guarda ai sentimenti come a un viaggio epico: questa è la proposta imperdibile di stasera in TV, martedì 5 agosto 2025, su La 5 HD alle 21.10. Se sei in cerca di emozioni vere, tra dramma, ironia e una buona dose di romanticismo, segnati questo titolo: “Supereroi”, il film commedia che ha saputo farsi notare e amare sia dal pubblico che dalla critica.
Supereroi di Paolo Genovese: il cuore sotto la lente del cinema italiano
Il nome Paolo Genovese fa subito drizzare le antenne a chi ama le storie corali e le analisi profonde dei rapporti umani. Dopo aver segnato un’epoca con “Perfetti sconosciuti”, che ha sbaragliato record e conquistato remake internazionali, Genovese è tornato con questa pellicola che si domanda, più che mai, cosa significhi davvero stare insieme tutta la vita. “Supereroi” mette al centro Anna e Marco – rispettivamente Jasmine Trinca e Alessandro Borghi – una coppia agli antipodi: lei fumettista, creativa e ribelle; lui professore di fisica, metodico e razionale.
La trama scorre tra passato, presente e futuro, in un viaggio emotivo che scandaglia i piccoli e grandi terremoti di una relazione di lunga data. Si ride, ci si commuove e ci si specchia nelle fragilità dei protagonisti, soprattutto quando litigi, segreti svelati e bugie innocue minacciano la loro felicità. Con un cast superbo che include anche Elena Sofia Ricci, Vinicio Marchioni e Greta Scarano, il film diventa una vera e propria “roulette sentimentale”, in cui il superpotere è la resilienza delle emozioni.
Cosa rende speciale Supereroi
Il valore aggiunto di questo film? Senza dubbio la capacità di Genovese di raccontare il quotidiano con toni poetici, senza mai perdere la vena disincantata. “Supereroi” scardina il mito del “vissero felici e contenti”, trasformandolo in una prova di coraggio costante. Amare non è mai scontato, ma anzi è una missione da supereroi, ironizza il regista, e la sua è un’occhiata complice al pubblico che si ritrova nelle piccole battaglie, nelle incomprensioni e nei momenti di riconciliazione.
- La scrittura di Genovese si conferma tra le più acute del nuovo cinema italiano, minimalista ma carica di significati.
- Le interpretazioni di Borghi e Trinca sono autentiche, credibili: raccontano la fatica e la bellezza dell’amore che cambia, cresce e – a volte – zoppica.
Negli snodi più drammatici, c’è spazio per il sorriso, talvolta amaro: impossibile non riconoscere quell’ironia leggera tipica del regista, abituato a farci ragionare senza mai appesantirci. Critiche? C’è chi ha trovato alcune parti prevedibili, un po’ troppo “già viste” se confrontate con gli spiazzamenti del precedente Perfetti sconosciuti. Ma la forza del film sta proprio nella sua sincerità, nella scelta di mostrare più che sorprendere.
L’impatto culturale di Supereroi: da film d’autore a potenziale cult del cinema italiano
Quando parliamo di cinema italiano contemporaneo, non possiamo non notare come Genovese stia delineando una sua “poetica dell’affetto” che si discosta dal melodramma tradizionale. “Supereroi” abbraccia una generazione che crede ancora nei sentimenti, nonostante la frenesia della vita moderna. La scelta di ambientare il racconto tra Milano e Copenaghen apre a orizzonti contaminati, suggerendo che i dilemmi emotivi non hanno confini.
C’è una vera e propria affinità nerd in come il film mette in campo la fisica – rappresentata da Marco – affiancata al disegno, all’illustrazione e al fumetto, incarnati da Anna. Il regista si diverte a giocare con i contrasti fra scienza e arte, ragione e sentimento, facendo emergere tutta la fatica ma anche la necessità di far dialogare mondi apparentemente opposti. Per Genovese, la vera magia del rapporto di coppia sta nel rendere complementari le differenze, non cancellarle.
A livello culturale, “Supereroi” è già entrato nel radar dei produttori stranieri per possibili remake, a dimostrazione di quanto il discorso universale sulle relazioni sappia attraversare i confini e parlare a pubblici lontanissimi. E non manca un tocco contemporaneo nella colonna sonora, popolata da artisti italiani giovani e amati, che sottolineano un sentimento acceso e generazionale.
Il messaggio è chiaro: amare è l’impresa più difficile e affascinante del nostro tempo. Il titolo è un invito ironico a riscoprire la straordinarietà nei piccoli gesti, ogni giorno.
In sintesi, “Supereroi” di Paolo Genovese è la scelta perfetta per una serata in TV capace di emozionare e far riflettere, con una storia che unisce commedia e dramma in modo originale. Se ami il cinema italiano che non ha paura di indagare le nostre debolezze e i nostri slanci, prenditi un paio d’ore e lasciati coinvolgere: anche tu potresti scoprire che, in fondo, per amare davvero serve un pizzico di superpotere.
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