Il calore che paghi ma non usi e la finestra che lo lascia uscire
Ogni mese, quando arriva la bolletta energetica, quella sensazione di disagio è sempre la stessa. I numeri sembrano gonfiati, sproporzionati rispetto al reale utilizzo degli impianti domestici. Il termostato non è stato modificato, le abitudini di riscaldamento e condizionamento sono rimaste invariate, eppure i consumi continuano a salire. La prima reazione istintiva è quella di puntare il dito contro la caldaia che invecchia o il condizionatore che forse non rende più come una volta.
Ma la verità è spesso molto più semplice e al tempo stesso più insidiosa. Il problema non sempre risiede negli impianti di riscaldamento o raffrescamento, bensì in quegli elementi architettonici che diamo per scontati ogni giorno: le finestre. Quelle stesse aperture che ci regalano luce naturale e ventilazione, quando non sono adeguatamente progettate o sono deteriorate dal tempo, si trasformano silenziosamente in veri e propri varchi energetici che fanno aumentare i costi delle bollette.
Come le finestre causano dispersioni termiche invisibili
Questi varchi invisibili agiscono in modo continuo, ventiquattro ore su ventiquattro, permettendo al prezioso calore prodotto dai nostri impianti di disperdersi nell’atmosfera durante l’inverno, e consentendo al calore esterno di infiltrarsi negli ambienti climatizzati durante l’estate. È un fenomeno subdolo perché raramente è percettibile in modo diretto: non sentiamo spifferi evidenti, non vediamo crepe vistose, eppure l’energia continua a fluire attraverso questi ponti termici silenziosi.
L’entità del problema energetico va ben oltre quello che la maggior parte delle persone immagina. Secondo ENEA, la dispersione termica tramite infissi obsoleti può rappresentare fino al 25% delle perdite di un’abitazione non isolata. Questa percentuale non è solo un numero statistico: rappresenta un quarto della spesa energetica domestica che letteralmente svanisce nell’aria.
Perché gli infissi perdono efficienza energetica nel tempo
La questione dell’efficienza energetica delle finestre affonda le sue radici in decenni di approcci costruttivi orientati principalmente al contenimento dei costi iniziali piuttosto che all’ottimizzazione delle prestazioni a lungo termine. Molte abitazioni, specialmente quelle costruite prima degli anni ’90, sono dotate di infissi progettati quando il costo dell’energia era relativamente basso e la sensibilità ambientale meno sviluppata.
In questo scenario, le finestre erano concepite principalmente come elementi funzionali per garantire illuminazione naturale e ventilazione, senza particolare attenzione alle loro prestazioni di isolamento termico. Il risultato è un patrimonio edilizio caratterizzato da milioni di finestre che, seppur perfettamente funzionanti dal punto di vista meccanico, rappresentano punti critici dal punto di vista del risparmio energetico.
Ma il deterioramento delle prestazioni non riguarda solo gli infissi datati. Anche finestre relativamente recenti possono manifestare problemi di isolamento termico a causa dell’usura delle guarnizioni, dell’assestamento delle strutture o semplicemente dell’utilizzo di materiali non ottimali dal punto di vista energetico.
Guarnizioni adesive per eliminare spifferi e infiltrazioni d’aria
Affrontare il problema degli spifferi rappresenta spesso il primo passo verso un miglioramento significativo dell’efficienza energetica delle finestre esistenti. Gli spifferi sono il nemico silenzioso dell’isolamento termico domestico: creano microcorrenti d’aria impercettibili che però, nel corso delle ventiquattro ore, possono trasferire quantità sorprendenti di energia termica e aumentare i consumi.
Le guarnizioni adesive rappresentano una soluzione tecnica semplice ma estremamente efficace per sigillare questi punti critici. Disponibili in diversi materiali come gomma EPDM, schiuma espansa a celle chiuse, silicone vulcanizzato o polimeri termoplastici, queste guarnizioni vengono applicate lungo il perimetro delle ante e dei battenti per eliminare lo spazio che inevitabilmente si forma tra parti mobili e telaio fisso.
La chiave del successo nell’utilizzo delle guarnizioni adesive risiede nella scelta del profilo appropriato e nella corretta tecnica di posa. Le guarnizioni a profilo piatto in schiuma espansa sono ideali per fessure minime, tipiche di infissi in buono stato ma con tolleranze di fabbricazione non ottimali. I profili a “D” o a “P”, realizzati in gomma più densa, sono invece indicati per finestre con giochi maggiori o per situazioni in cui è necessaria una maggiore resistenza meccanica alla compressione ripetuta.
Pellicole isolanti per migliorare le prestazioni dei vetri esistenti
Il vetro rappresenta la superficie più estesa delle finestre e, di conseguenza, il punto attraverso cui avviene la maggior parte degli scambi termici per irraggiamento e conduzione. Le pellicole isolanti di nuova generazione utilizzano tecnologie sviluppate originariamente per applicazioni aerospaziali e automobilistiche, permettendo di migliorare drasticamente le prestazioni energetiche dei vetri esistenti senza doverli sostituire.
Realizzate in PET con spessori che variano da 50 a 200 micrometri, queste pellicole incorporano strati metallizzati microscopici che modificano selettivamente il comportamento del vetro nei confronti della radiazione elettromagnetica. I modelli più avanzati, denominati Low-E, includono rivestimenti in ossidi metallici che conferiscono al vetro proprietà selettive straordinarie, riflettendo fino all’85% della radiazione infrarossa mantenendo una trasparenza visiva superiore al 70%.
Durante l’inverno, questo meccanismo trattiene il calore interno impedendogli di irraggiarsi verso l’esterno, riducendo i costi di riscaldamento. Durante l’estate, la stessa pellicola respinge la radiazione solare incidente, riducendo il carico termico sugli impianti di condizionamento e abbattendo le spese per il raffrescamento.
Tende termiche: barriere tessili ad alta efficienza energetica
Le tende termiche rappresentano l’evoluzione tecnologica dei tradizionali sistemi di oscuramento verso vere e proprie barriere termiche tessili. A differenza delle tende convenzionali, progettate principalmente per funzioni estetiche e di controllo della luce, le tende termiche sono sviluppate secondo criteri ingegneristici specifici per massimizzare le prestazioni di isolamento termico e il risparmio energetico.
La struttura multistrato di queste tende integra diversi materiali funzionali: uno strato esterno decorativo, uno o più strati intermedi isolanti realizzati in fibre ad alta resistenza termica, e uno strato interno riflettente che rimanda verso la finestra la radiazione termica proveniente dall’ambiente. Tende termiche di qualità possono ridurre le perdite energetiche attraverso le finestre fino al 40% rispetto a finestre non schermate.
Per massimizzare l’efficacia energetica, le tende termiche devono essere installate a contatto diretto con la parete, possibilmente con sovrapposizioni di almeno 10-15 centimetri rispetto alle dimensioni della finestra. Questa configurazione minimizza i ponti termici laterali e crea un volume d’aria confinato che limita i moti convettivi, ottimizzando l’isolamento termico complessivo.
Quando sostituire completamente gli infissi per il risparmio energetico
Nonostante l’efficacia dimostrata dalle soluzioni di retrofitting energetico, esistono situazioni in cui gli interventi conservativi non sono sufficienti a risolvere problematiche strutturali più profonde. Infissi con deformazioni strutturali significative, causate da assestamenti dell’edificio o da difetti costruttivi originali, non possono essere efficacemente sigillati con guarnizioni adesive.
Analogamente, finestre realizzate con materiali intrinsecamente conduttivi, come profili in alluminio senza taglio termico, mantengono ponti termici significativi indipendentemente dal grado di sigillatura raggiunto. La conducibilità termica dell’alluminio è circa 1000 volte superiore a quella dei materiali isolanti, rendendo il telaio metallico un radiatore che disperde continuamente energia.
Gli infissi moderni ad alta efficienza integrano diverse tecnologie avanzate: vetrate multiple con gas isolanti a bassa conducibilità termica, rivestimenti basso emissivi depositati sui vetri, profili con taglio termico realizzato tramite inserti in materiale isolante, e sistemi di guarnizione multipla che garantiscono tenute perfette nel tempo. I valori di trasmittanza termica di questi infissi possono essere inferiori di 5-6 volte rispetto a finestre tradizionali, traducendosi in riduzioni dei consumi energetici proporzionalmente significative.
Strategie integrate per massimizzare il risparmio energetico
L’esperienza pratica dimostra che l’efficacia massima si ottiene attraverso l’applicazione coordinata di diverse tecnologie di miglioramento, piuttosto che attraverso interventi isolati. Una finestra trattata contemporaneamente con guarnizioni perfette, pellicole isolanti performanti e tende termiche di qualità può raggiungere prestazioni energetiche paragonabili a quelle di infissi moderni di fascia media.
Questa strategia integrata presenta vantaggi economici evidenti, con costi di intervento tipicamente compresi tra il 10% e il 20% del costo di sostituzione completa degli infissi. Dal punto di vista ambientale, il retrofitting energetico evita la produzione di rifiuti derivanti dalla dismissione di infissi esistenti e riduce l’impatto ambientale associato alla produzione di nuovi serramenti.
- Riduzioni dei consumi energetici per climatizzazione comprese tra il 35% e il 60%
- Miglioramento dell’isolamento acustico e riduzione dei rumori esterni
- Diminuzione della formazione di condense sui vetri
- Aumento del comfort termico percepito negli ambienti interni
- Protezione degli arredi dall’esposizione ai raggi UV
- Tempi di ammortamento dell’investimento generalmente inferiori ai tre anni
L’evoluzione verso abitazioni sempre più efficienti dal punto di vista energetico passa necessariamente attraverso l’ottimizzazione di tutti i componenti dell’involucro edilizio. Le finestre, per la loro natura di elementi di confine tra interno ed esterno, rivestono un ruolo cruciale in questo processo di trasformazione verso il risparmio energetico e la riduzione delle bollette.
Gli incentivi fiscali attualmente disponibili in Italia, attraverso meccanismi come l’Ecobonus e il Superbonus, rendono economicamente accessibili anche interventi di sostituzione completa degli infissi. Tuttavia, la strada del miglioramento incrementale attraverso soluzioni di retrofit energetico mantiene la sua validità, specialmente per situazioni in cui vincoli architettonici, regolamentari o economici limitano la possibilità di interventi più invasivi. La finestra del futuro sarà un elemento attivo del sistema energetico dell’abitazione, ma questo futuro può iniziare già oggi con scelte consapevoli e tecnologie disponibili.
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