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MATERA:
cosa vedere in un giorno ottimizzando il tempo

COSA VEDERE A MATERA IN UN GIORNO

COSA VEDERE A MATERA IN UN GIORNO

Matera: capitale europea della cultura per il 2019!
Quale migliore occasione per parlarne ricordando il nostro tour a Matera fatto qualche anno fa? Era da tanto che mi passava per la mente di andare a visitarla, così durante il nostro viaggio in Puglia on the road, abbiamo fatto una deviazione per poterci gustare questo gioiellino della Basilicata. Mi è solo dispiaciuto di non essere rimasta almeno un paio di giorni perchè è davvero un luogo a parte, come non ce sono più oggi! Più che una città sembra un presepe, e pare strano che fosse abitata fino agli anni ’50!

Il tempo da dedicare a Matera mi verrebbe da dire, non è mai abbastanza sufficiente, ma purtroppo noi avevamo solo una giornata a disposizione, e con quella ci siamo dovuti arrangiare a costruirci un itinerario adatto al poco tempo che avevamo. Non facciamone però una tragedia: in fondo dai, non è così difficile riuscire a farsi almeno un’idea della città e a lasciarsi travolgere dalla sua magia!

In questo post ti spiego come ci siamo organizzati noi per cercare di vedere il più possibile, dandoti qualche dritta per ottimizzare il tempo! Attenzione però che è un pò un tour de force, lo devo ammettere! In ogni caso tu lo puoi riadattare alle tue esigenze, magari togliendo qualcosa! L’articolo che segue è per lo più introduttivo con informazioni generali.

Qui invece trovi cosa visitare nello specifico:

MATERA: DOVE PARCHEGGIARE

Il problema parcheggi si pone un pò ovunque, ma in città come questa ancor di più. Noi, avendo base ad Alberobello, ci siamo alzati il mattino presto per essere a Matera ad un’ora decente e trovare posto. Dopo aver cercato un pò sulla strada, per altro già occupata da mille altre auto, abbiamo deciso di lasciarla al tribunale: c’è un ampio parcheggio a pagamento proprio di fronte. Il prezzo (2016) è onestissimo: 5 Euro per tutta la giornata. La cosa negativa è che è custodito solo fino alle 19 o 20, ma noi non abbiamo avuto spiacevoli sorprese, pur avendo una macchina nuova e abbastanza appariscente!

L’alternativa è parcheggiare al silos dietro il tribunale, ma non so dirti il costo.

COSA VEDERE A MATERA IN UN GIORNO

MATERA:
COME VISITARLA CON POCO TEMPO

La città non è affatto piccola da girare, con delle belle salite e discese; inoltre le attrazioni sono davvero tante e tutte molto interessanti. Quindi, dopo aver cercato un pò in internet ed esserci informati, abbiamo capito che la soluzione migliore era quella di acquistare un tour guidato. Anche se possono sembrare un pò cari, ti posso assicurare che ne vale la pena, primo perchè ci sono tutte guide certificate, e poi perchè vedere i sassi implica anche capire la loro storia, troppo particolare e incredibile per essere ignorata. Solo in questo modo, attraverso una gita consapevole, puoi davvero apprezzare la stupefacente città di Matera. Inoltre con la guida si ha la possibilità di non perdere tempo quando se ne ha poco, come nel nostro caso!

COSA VEDERE A MATERA IN UN GIORNO

Cosa si visita con la guida

Avevamo guardato in internet e ovviamente c’erano diverse guide: noi abbiamo scelto “Info Matera” in Piazza Vittorio Veneto, la piazza principale, per un solo motivo: erano quelli che avevano il programma più completo rispetto agli altri, comprendente sia il Sasso Barisano che quello Caveoso, più le chiese rupestri della Madonna della Virtù e di San Nicola dei Greci, la visita alla Casa Grotta, ovviamente la Cattedrale e altre chiese, con degustazione finale dei prodotti tipici. Questo almeno era quattro anni fa, ora può essere che ci sia di meglio, ma non ti saprei indicare.

In ogni caso il loro tour era fatto completamente a piedi e durava almeno due ore e mezza, tre con partenza verso le 10 del mattino: lo dico perchè c’erano persone nel gruppo che faticavano a camminare e hanno sofferto parecchio! Se hai qualche problema motorio, forse sarebbe meglio optare per un tour della città in ape calessino: ovviamente non potrai raggiungere determinati punti, ma è comunque un’esperienza divertente e puoi visitare Matera senza troppo sforzo!

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Cosa non includono le visite guidate

Il tour appena descritto, nonostante fosse abbastanza completo, non toccava tutto ciò che avremmo voluto vedere, così dopo una breve pausa pranzo con trancio di pizza e coca cola, ci siamo rimessi subito in marcia per cercare di visitare autonomamente:

  • chiesa rupestre della Madonna di Idris e Santa Lucia alle Malve: due chiese stupende e affrescate, peccato non si possano fare foto! (5 Euro a testa per entrambe le chiese. Prezzi 2016)
  • il Castello Tramontano, che però ci ha parecchio deluso e
  • la visita al Palombaro lungo, una grande cisterna dell’acqua scavata nella roccia sotto la piazza principale. (3 Euro a testa) E’ bene prenotarlo subito sul posto appena arrivi poichè, date le lunghe code e l’orario un pò ridotto, è difficile entrare.

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<< tour serale (opzionale)

A sera, verso le 18, un pò stanchi per il continuo camminare ma con tanta voglia ancora di scoprire, abbiamo prenotato un altro tour guidato verso la Murgia Materana. La zona mi interessava moltissimo perchè è la parte più antica di Matera, un parco archeologico storico-naturale delle chiese rupestri  e zona abitata fin dall’epoca preistorica: una vera e propria chicca che serve a completare il quadro d’insieme. Inoltre si ha una magnifica visuale a distanza di tutti i sassi per poter fare una foto da cartolina! Io la stra consiglio anche perché camminarci è favoloso, come fare un trekking un po’ particolare in mezzo ai sassi e alla natura sconfinata. E poi la chicca finale: il tramonto sui sassi che ti regala un’atmosfera ultra romantica. Non per niente quassù è diventata la location per girare video per matrimoni con tanto di droni, corse alla via col vento e baci rubati!

Questi due tour guidati con l’agenzia ci sono costati sulle 67/70 euro a testa.

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MATERA: CONSIGLI PER LE VISITE

Il tour della città è fatto interamente a piedi ad un passo abbastanza sostenuto, e le strade sono un sali scendi continuo con delle belle salitine, quindi ti consiglio un abbigliamento comodo , soprattutto per quanto riguarda le scarpe (da montagna o mezza montagna).

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MATERA: vista sui sassi

Per il tour della Murgia valgono le stesse indicazioni, ma ne voglio aggiungere un’altra: siccome si va di sera, lassù non ci sono ripari, il vento è piuttosto presente ed è freddo. Io ero congelata or della fine del tour nonostante fossimo a fine aprile e durante il giorno col sole si schiattasse! Quindi ricordati una bella sciarpa e, se hai fastidio alle orecchie, anche un berretto.

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MATERA: panorama dalla Murgia

Quale agenzia scegliere? Come ti dicevo in internet troverai una vasta scelta, ma puoi anche prenotare una volta sul posto in una delle innumerevoli agenzie che trovi nella città: anche in questo caso non avrai problemi a trovare quella che fa al caso tuo. Noi abbiamo preferito contattare l’agenzia, una volta scelta, tramite mail, per essere sicuri di trovare posto, visto che dovevamo incastrare anche le visite autonome e in più quella alla Murgia! Fine aprile inoltre è un periodo in cui la gente inizia a muoversi, e non volevamo perdere tempo prezioso! Mi pare che prenotando, si debba lasciare un piccolo acconto.

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MATERA:
COSA FAREI SE POTESSI RITORNARE

Matera è una città talmente bella e che mi ha emozionato talmente tanto, che ti consiglio di gustarla almeno in due giorni, se ne hai la possibilità. Fermarsi per la notte significa poter trascorrere una serata tra i Sassi, con le loro mille luci e i colori che il tramonto conferisce loro: ti sembrerà di stare in mezzo ad un villaggio delle fiabe, tremendamente romantico e pieno di fascino.

Sicuramente se hai l’auto ti consiglio vivamente una piccola chicca che avrei voluto vedere anch’io ma che non ho potuto inserire:

La Cripta del Peccato Originale: costo 10 Euro; ridotto 8 Euro; gratis sotto i 6 anni (prezzi aggiornati 2019). Le visite sono obbligatoriamente guidate.
Viene chiamata la Cappella Sistina Rupestre impreziosita con un ciclo di affreschi all’interno: i miei genitori che l’hanno vista mi hanno assicurato che è imperdibile! E’ probabile che per la cripta le agenzie stesse di Matera organizzino un’uscita in bus: se non hai l’auto, prova a chiedere a loro!

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MATERA: Cripta del Peccato Originale – WEB PHOTO

MATERA: DOVE ALLOGGIARE

Ovviamente non ho avuto modo di soggiornare qui, ma i miei genitori sì,  così ti lascio il nome di un B&B in cui si sono trovati molto bene, mentre noi siamo rientrati ad Alberobello per le 22.

B&B Alle Malve: 

LEGGI LA MIA RECENSIONE:

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MATERA: ADATTA AI BAMBINI?

Assolutamente no, per come te l’ho proposta io in questo articolo: come ho già detto, tra gradini, sali scendi, e magari anche un bel sole cocente se si va in primavera, o peggio ancora, in estate, periodo che sconsiglio per tutti, la gita risulta davvero impegnativa già per noi adulti, figuriamoci per dei bambini, magari anche piccoli! Il tutto poi fatto in un solo giorno, quindi con buona gamba, proprio no!

Assolutamente sì se ti prendi qualche giorno in più in modo da poter girare con calma rispettando le tempistiche dei più piccoli.

Un’opzione carina per non farli annoiare troppo è quella di visitare Matera a bordo di un’ape calessino: il tour si trasformerebbe così in una curiosa avventura e potreste portare a bordo un eventuale passeggino.
Altra opzione sarebbe seguire dei tour adatti ai bambini: una mia amica aveva scelto Eleonora di Matera tour per bambini con cui si era trovata molto bene: ti invito a visitare il suo sito per capire come poterti eventualmente orientare.

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MATERA: I SOUVENIR

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MATERA: souvenirs

Anche a Matera esistono le famose bancarelle con i prodotti artigianali del luogo, ma se devo essere sincera, non disturbano più di tanto la bellezza della città! In alternativa alle bancarelle ci sono i piccoli negozi che vendono davvero di tutto, ma gli oggetti tipici sono quattro, ognuno di essi con un suo significato:

il cucù: il tipico fischietto materano a forma di gallo che produce un fischio potentissimo!  Inizialmente simbolo di virilità e forza e usato come portafortuna davanti agli usci delle case per scacciare gli spiriti del male. Poi venne abbellito con addobbi e usato durante la fase dei corteggiamenti : più gli addobbi erano preziosi, più l’amore per la propria ragazza era grande, così come la ricchezza materiale che le veniva regalata.

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MATERA: il cucù

la pupa: è una bambolina di terracotta con vestiti colorati, ed è la riproduzione  della “Pupa di Caciocavallo”: in passato si usava regalarla ai bambini per il periodo dello svezzamento. Grattando la crosta del formaggio, si alleviava il fastidio alle gengive; inoltre il formaggio si ammorbidiva e poteva venire usato come ciuccio dotato però di calcio! La trovo davvero una genialata!

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MATERA: la pupa

il sole: sarò sincera purtroppo non ricordo più cosa mi aveva raccontato il gestore del negozio!


il timbro del pane: simbolo dell’arte pastorale della Murgia di Matera. Veniva realizzato dai pastori durante la transumanza. Attraverso il timbro si riconosceva la famiglia e in base al tipo di raffigurazione scelta, assumeva un particolare significato simbolico: di solito, d’amore, prosperità e virilità.

MATERA: LA STORIA

Matera: una vergogna nazionale!
Questo fu il giudizio espresso da Togliatti, leader del Partito Comunista, quando si recò a Matera per verificare coi propri occhi le condizioni penose in cui vivevano i suoi abitanti. A guardarla oggi così piena di fascino e splendore, non si direbbe mai che possa aver avuto alle spalle una così tragica storia!

Fino alla fine de Settecento la vita era sostenibile grazie alla conservazione delle acque e del raggruppamento dei rifiuti. Poi ci fu una rapida espansione demografica per cui si dovette allargare gli spazi ed iniziare a costruire anche sul piano. Nelle grotte andarono ad abitare gruppi familiari sempre più numerosi; persino le chiese vennero destinate ad uso abitativo. L’acqua iniziò a non essere più sufficiente e le condizioni in cui versavano gli abitanti erano le più umilianti che potessero esistere. Ciò che mi aveva stupito e rattristato allo stesso tempo, è stato quando la guida ci ha raccontato che addirittura, all’interno delle grotte che ormai apparivano solo un ginepraio stracolmo di case, vivevano insieme persone ed animali con conseguente sviluppo delle malattie più disparate, anche la malaria!

La politica italiana iniziò a puntare la propria attenzione su Matera, dopo la denuncia fatta da Carlo Levi. Nacque così una commissione che cominciò a studiare il delicato caso di questa città, e cercò poi di proporre delle soluzioni per trasferire la gente in posti più decorosi,  risanando nel frattempo tutta la zona dei Sassi.

Con la “Legge Speciale per lo Sfollamento dei Sassi” la popolazione venne costretta a lasciare la zona e a trasferirsi nella case popolari ai margini della città. La zona dei Sassi cadde nell’ombra: venne completamente svuotata e rimase disabitata per lungo tempo. Alle persone venne offerto un appezzamento di terra da lavorare, ma non a tutti, pagando affitti molto bassi perchè avevano ceduto le loro dimore allo Stato.

Negli anni ’50 Matera divenne l’attrattiva dei registi che girarono parecchi film approfittando della bellezza della location che i Sassi offrivano, finchè avvenne il grande riscatto nel 1993, quando venne dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Gli abitanti incominciarono a guardare al loro passato non più con vergogna e disprezzo, ma con la consapevolezza di ciò che il loro territorio può offrire.

Nel 2014, dopo essersi messa in lista per la candidatura nel 2008, venne nominata “Capitale Europea della Cultura 2019”.

Grazie per aver letto fin qui. Se l’articolo ti è stato utile, potresti ricompensare il mio impegno, volto a darti info più chiare e complete possibili, lasciando qui sotto un commento. Grazie.

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